Minacce informatiche - Parte 2
Nel precedente articolo abbiamo parlato di alcune minacce informatiche che, quotidianamente, insidiano gli utenti che navigano su internet per lavoro o per diletto. In questa seconda parte elencheremo le altre principali truffe al momento più diffuse, aggiungendo alla lista Sextortion (o truffe sentimentali), truffe della fattura, truffe dell’investimento e truffe sugli acquisti online.
Sextortion
Il sextortion è una truffa online che mira a estorcere denaro alle vittime attraverso ricatti sessuali effettuati sui social network o con finte e-mail minatorie.
Tramite e-mail e social il truffatore, attraverso un profilo falso, contatta l’utente via chat fingendosi molto interessato ad intrattenere una relazione. Una volta ottenuta la fiducia della vittima le chiede di spogliarsi davanti alla webcam o di scambiarsi foto compromettenti. Se il malcapitato acconsente, viene subito ricattato con la minaccia di diffondere frammenti di messaggi, foto private o video qualora non venga pagata una consistente somma di denaro.
Per evitare queste situazioni bisogna evitare di concedere l’“amicizia” e diffidare sempre dalle persone sconosciute, verificare l’immagine di profilo del contatto, cancellare l’e-mail ed ignorare qualsiasi altro messaggio di questo tipo.
Truffe della fattura
Un’azienda viene contattata da qualcuno che finge di rappresentare un fornitore/creditore. La richiesta viene effettuata via telefono, lettera o e-mail. Il truffatore chiede che vengano modificate le coordinate bancarie per il pagamento delle prossime fatture. Il nuovo conto suggerito è in realtà controllato dal malintenzionato.
Come azienda è necessario assicurarsi che i propri dipendenti siano informati su questo tipo di frode e sui modi per evitarla:
- attuando procedure per la verifica della legittimità del mittente;
- istruendo il personale incaricato dei pagamenti delle fatture per controllare eventuali irregolarità;
- nel caso di frode, contattare sempre l’autorità di P.S.
Al personale, invece, è richiesto di verificare che i messaggi provengano effettivamente da fornitori dell’impresa, soprattutto se pretendono una modifica dei dati bancari e di inviare segnalazioni al responsabile o alla direzione pertinente.
Truffe di investimento
Questo tipo di truffe possono includere opportunità di investimento redditizie quali: azioni, obbligazioni, criptovalute o energie alternative. All’inizio si riceveranno numerose chiamate insolite, verranno ripromessi ritorni di denaro rapidi e sicuri, l’offerta sarà disponibile solo per un tempo limitato e non dovrà essere condivisa.
In questo caso bisogna sempre cercare un parere finanziario imparziale prima di consegnare denaro o fare investimenti ed ignorare le chiamate che offrono opportunità di ogni tipo. In caso di sospetti è sempre richiesto di rivolgersi alle forze dell’ordine.
Truffe sugli acquisti online
Gli acquisti online rappresentano spesso un buon affare, in ogni caso è sempre buona cosa stare attenti alle potenziali truffe. Quando possibile, utilizzare siti di e-commerce nazionali può facilitare la risoluzione di eventuali problemi; è utile anche effettuare ricerche sul venditore e controllare le recensioni prima di effettuare l’acquisto; meglio usare la carta di credito piuttosto che trasferimenti di denaro o bonifici e pagare attraverso una connessione internet privata e sicura.
Una truffa che ha coinvolto tantissimi utenti di portali di annunci online è quella del prelievo al bancomat. Il venditore viene contattato telefonicamente dal truffatore, che si finge interessato all’articolo e chiede al malcapitato di recarsi al più vicino bancomat per prelevare dal suo conto l’importo desiderato, sfruttando la poca dimestichezza con la tecnologia, il truffatore guida telefonicamente la vittima durante l’operazione al bancomat, inducendola in realtà a ricaricare una carta prepagata di proprietà del truffatore. Molte vittime, dopo questo raggiro, convinte di aver ricevuto il pagamento, hanno anche spedito l’oggetto al truffatore. È necessario quindi prestare la massima attenzione e la giusta diffidenza, soppesando bene ogni azione che si fa ed evitando di fare operazioni di cui non si è certi.
Si è visto quindi che sono tante le modalità con cui i malintenzionati possono tentare di raggirare i navigatori su internet. Nella maggior parte dei casi, le armi principali a disposizione degli utenti, più che raffinati software antivirus o costosi apparati hardware, sono la diffidenza ed il buon senso, che devono portare a dubitare sempre di quanto proviene da fonti non conosciute, qualunque sia il contenuto.