Blockchain ed applicazioni in agricoltura - Parte 3: applicazioni
Come visto in precedenza, la messa a punto degli smart contracts e delle blockchain permissioned ha sovvertito il panorama evolutivo di questa tecnologia, aprendone l’utilizzo a diversi settori.
La gamma di opportunità che la blockchain può offrire è veramente ampia e abbraccia anche il settore dell’agricoltura e quello alimentare.
Diritti d’autore
I diritti d’autore, negli ultimi tempi, sono diventati davvero difficili da tutelare a causa della semplicità con cui i contenuti in formato digitale possono essere copiati (si pensi ai libri, la musica o i film).
Grazie alla blockchain è possibile registrare tutti i trasferimenti di un contenuto digitale ed esigere il diritto d’autore sulla base del reale utilizzo, garantendo, allo stesso tempo, al consumatore, l’uso legale dell’opera scaricata. Il progetto è già realtà e si basa su diversi smart contracts che regolano automaticamente i pagamenti dei contenuti: collegando il proprio conto digitale, a seconda che si ascolti il brano o lo si usi come colonna sonora di un video, viene automaticamente addebitato l’importo stabilito.
Brevetti
Così come i diritti d’autore, anche la tutela dei brevetti appare complicata. Molto spesso, infatti, un concorrente è in grado di sfruttare un brevetto prima che l’inventore lo abbia registrato, perché il brevetto lascia margini di interpretazione o perché non è stato adeguatamente protetto contro infrazioni illegali.
In tema di registrazione di brevetti è possibile utilizzare due caratteristiche della blockchain: l’algoritmo hash, che trasforma una serie di dati e metadati in un’unica stringa immodificabile equivalente al brevetto, e la proof of existence cioè la prova che quel documento è presente nella catena in un dato momento.
In altre parole, coloro che aderiscono a questa blockchain sanno che il documento esiste, ma nessuno può decrittarlo ad eccezione di colui che lo ha creato.
Beneficenza
Una delle caratteristiche maggiormente apprezzate della blockchain è la sua capacità di monitorare, fino al singolo centesimo, dove finiscono le somme donate da privati ed aziende. Tale peculiarità è sicuramente apprezzata da tutti i soggetti coinvolti in attività benefiche, fundraising e donazioni che spesso si lamentano dell’inefficienza che le ONG (Organizzazioni Non Governative) hanno nella gestione dei fondi, oltre che alla diffusa corruzione, che spesso impedisce che i soldi versati arrivino veramente ai bisognosi.
Grazie all’utilizzo dei Bitcoin, molti enti benefici garantiscono una gestione più sicura e trasparente delle donazioni ottenute, in virtù della possibilità offerta ai donatori di tracciare in modo facile il percorso dei soldi incamerati e spesi.
Sanità
Al fine di stilare diagnosi accurate, optare per trattamenti efficaci e aumentare la capacità complessiva dei sistemi sanitari di fornire una buona assistenza è essenziale che le diverse piattaforme e istituzioni condividano il modo sicuro i dati.
Le blockchain applicate al settore della sanità permettono a ospedali, contribuenti e altre strutture sanitarie di condividere l’accesso ai loro network senza compromettere la sicurezza e l’integrità dei dati.
Assicurazioni
Numerose aziende offrono alle persone un modo per scambiare temporaneamente beni (comprese anche le proprie abitazioni private) a fronte di un corrispettivo economico. Uno dei problemi principali è che è quasi impossibile assicurare i propri valori e beni. Proprio per questo la startup Stratumn, la società di consulenza e servizi professionali Deloitte e il fornitore di servizi di pagamento Lemonway, hanno recentemente presentato una soluzione abilitata dalle tecnologie blockchain chiamato LenderBot.
Si tratta di una micro-assicurazione, pensata per tutelare i clienti di servizi che rientrano nel panorama della sharing economy, che permette di assicurare prodotti ad alto valore scambiati tra gli individui, eliminando l’intervento di un’autorità garante nel contratto di assicurazione. Queste micro-assicurazioni personalizzate possono essere sottoscritte semplicemente chattando tramite l’App di Facebook Messenger.